Ho avuto bisogno di tutta la vita per imparare a disegnare come un bambino (P. Picasso)
I primi passi dell’attività grafica del bambino si realizzano nello scarabocchio (generalmente intorno a un anno di età): il bambino che vive in un ambiente stimolante può scoprire, per caso o per imitazione delle persone con le quali è a contatto, che alcuni oggetti possono lasciare tracce sui muri o altre superfici. Questa scoperta provoca nel bambino grande gioia: i primi segni eseguiti a caso, apparentemente incoerenti e senza significato, rappresentano un momento molto importante perché egli si rende conto, per la prima volta, di poter “incidere” sulla realtà modificandola e lasciando un’impronta indelebile della sua presenza. Mentre scarabocchia, il mondo intorno sembra scomparire.
Infatti se ci fermiamo ad osservare un bambino che pasticcia su un foglio ci accorgeremo che sembra perdersi in quello che fa, fino a dimenticare il mondo che lo circonda. Da parte dell'adulto, anche se la tentazione di aiutarlo o correggere può essere forte,così come quella di rimproverarlo, nel caso in cui “le sue opere” occupino muri o mobili, è necessario evitare d’interferire e interrompere l’attività del bambino. Quello che si può, invece, fare è offrirgli degli stimoli, i materiali adatti, lo spazio e il tempo necessari e un'attenzione incondizionata, se l'obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo delle sue capacità creative.
Nel caso in cui, al contrario, lo scarabocchio viene vissuto dal bambino come momento associato a rimproveri o punizioni, in seguito anche la scrittura potrà essere associata a sensazioni sgradevoli, pertanto chi si prende cura del bambino dovrebbe lasciargli libertà di agire e incoraggiarlo ad esprimersi.
All’inizio i suoi disegni si presentano come una traduzione dell’attività motoria condizionata dalla capacità di controllare i movimenti della mano. Verso i 18 mesi il piccolo, quando scarabocchia, è tutto preso dal piacere del movimento della mano, che sente mentre lascia dei segni.
L’ impedimento iniziale del bambino che non riesce ad esprimersi graficamente come vorrebbe è dovuto alla maggiore difficoltà motoria rispetto alla difficoltà percettiva. Prendendo sempre più confidenza con “l’ambiente” grafico a sua disposizione, il bambino migliora il controllo occhio-mano, giungendo a scoprire e sperimentare le potenzialità di questo nuovo mezzo comunicativo che gli offre non solo una soddisfazione immediata di tipo sensoriale, ma anche il piacere di affermare se stesso, le sue emozioni, la sua vitalità nonché la sua aggressività e ansia.
Dopo i 18 mesi, i movimenti iniziano a variare e a differenziarsi. Compaiono linee verticali, circolari, orizzontali, la consapevolezza dei movimenti del corpo si trasforma nella consapevolezza della capacità di lasciare segni visibili anche agli altri.
Dai 2 anni fino ai 3 circa il piccolo inizia a dare un nome ai suoi segni, che da scarabocchi cominciano a trasformarsi in disegni. Finalmente uno scarabocchio può essere qualsiasi cosa e diventare il sole, la luna, la mamma, i papà.
Non secondario è il significato sul piano sociale dello scarabocchio: per il bambino esso è qualcosa di prezioso, creato da lui per essere offerto agli altri, un dono, una moneta di scambio per dare e ricevere amore e attenzioni dall’adulto, dal quale si aspetta riconoscimento e gratificazioni. Ecco, quindi, che diventa per l'adulto di riferimento, quasi d'obbligo fare complimenti al piccolo, vezzeggiarlo, coccolarlo per quelle sue opere tanto stravaganti. Un memorandum per i genitori o tutti coloro che trascorrono del tempo con i piccoli artisti, può essere utile:
- Non interrompere un bimbo che disegna, se non c’è urgenza;
- Non aiutarlo a rifinire e perfezionare;
- Dare al piccolo lo spazio di cui necessita come un ampio tavolo o anche tutto il pavimento
- Accogliere con entusiasmo i suoi lavori apprezzandoli e non criticandoli mai;
- Offrire materiali di ogni tipo come matite, acquarelli, pastelli a cera, pasta per modellare, sabbia, colla, stoffe colorate. Troppo spesso i bambini hanno a disposizione solo pennarelli.
Questi utili accorgimenti, serviranno a non inibire ma anzi a favorire un sano sviluppo per ciò che riguarda l'attività grafica del piccolo, e per evitare in futuro problemi relativi sia al disegno che alla scrittura.